Voci recitanti Marco Belocchi Flavio Favale Barbara Alesse
Direttore Alfredo Santoloci
Musica Natale Romolo
Testo Anna Laura Longo
BASILEUS è la denominazione con cui nella Grecia antica si indicava il re e diviene simbolo più genericamente di ogni figura o struttura egemonica, depositaria di sovranità o preminenza. In modo più specifico, BASILEUS dà corpo fisico a tutte le forme che il desiderio di supremazia incarna, mutando fattezze nella storia e nell´attualità, ma conducendo senza soluzione di continuità tra volontà e abuso, alla lotta tra simili e alla riduzione in gerarchie, di potere, appunto. Il testo analizza e marca le complesse e nevrotiche configurazioni in cui il potere può costruirsi, creando uno sfondo di attrazione intorno ai temi di autorità e dominio, facoltà di azione e controllo, rischio e arbitrio.
L´accanimento verso il potere e la conseguente spinta tensiva e immancabilmente violenta che ne deriva, sono indicate come cause sostanziali dell´assenza di pace tra gli stati e le comunità, come fra le varie " umanità " in genere. La riflessione intorno ad un possibile tempo / orizzonte di pace mira dunque a raccogliersi intorno a due punti particolarmente frementi, da considerarsi in costante e dinamico movimento oscillatorio :
ANELITO e RESPONSABILITA´
Il testo in versi sarà affidato a due voci maschili che privilegeranno un uso particolare della voce, che esplorerà le molteplici possibilità di attacco, tenuta ed estinzione del suono,fino a raggiungere l´intimità del respiro. Attraverso il trattamento multiforme del materiale fonetico - sonoro si cercherà di attraversare i diversi piani espressivi secondo una ricerca che mira a creare una configurazione acustica dinamica ed eterogenea. Si prevedono due compartimenti simmetrici in cui si articolano : - gli interrogativi del singolo - gli interrogativi della società ( tradotti in forma di gesti dapprima interrogativi in seguito accusativi ) Segue un " lamento premonitore ", spazio dolente con indizi di imminente danno o pericolo. La conclusione è una sezione ondivaga, ma pressante: attimo di corrosione e distorsione che annuncia il passo finale incentrandosi intorno alla ripetizione dei termini : spoliazione - tregua - arrendevolezza.
Verranno intercalati ai versi, ed affidati ad una voce femminile, alcuni stralci tratti da saggi di H. Arendt : in particolare Sulla violenza ( Guanda ) e Tra passato e futuro ( Garzanti ).